Massimo Di Marzio, nota (poco) biografica



Rappresentare la realtà com'è, più bella di com'è, più brutta di com'è : all'artista Aristotele riconosceva questa triplice, in ogni caso portentosa, facoltà.

Oppure reinventarla, aggiungerei, partendo dalla percezione propria di chi ama fare fotografie, che è quella di vedere senza essere visti, perché anche quando il soggetto è in posa - e a maggior ragione quando non lo è - l'interiorità filtrata dal fotografo gli è ignota, come ignota gli è la dimensione emotiva che porta il fotografo a fare quella foto, con quella luce, in quel momento, non un attimo prima, non un attimo dopo.
(Agnese Monaldi)


Posta in questi termini, la questione non è se fotografare sia un mestiere, un interesse, una passione, un hobby ; personalmente ritengo che l'attenzione vada spostata sulle dinamiche interiori sottese al click : interrogandomi sulle mie, mi sorprendo a pensare che l'autobiografismo c'entri poco o nulla...




foto: Alessandra Mandozzi




"Nelle mie fotografie non ho mai ottenuto il risultato che aspettavo prima di scattare.
Dopo lo sviluppo erano sempre migliori o peggiori" - Diane Arbus (1923-1971)

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